Che tu sia un “data hoarder”, un cinefilo con una videoteca in 4K o un utente prudente che vuole mettere al sicuro i propri file, un Network Attached Storage autocostruito può diventare il fulcro del tuo ecosistema digitale. Una volta scelta la componentistica hardware, il passo successivo è individuare l’OS più adatto alle tue necessità.
Esistono numerosi sistemi operativi pensati per i NAS, ciascuno con pro e contro. Per semplificarti la vita, abbiamo raccolto i cinque migliori da valutare se stai per lanciarti nel mondo dei server casalinghi.
Cosa troverai in questo articolo
TrueNAS Core
Un sistema stabile, ideale per l’archiviazione di lungo termine
Se hai già bazzicato l’universo NAS, avrai sentito parlare della famiglia TrueNAS. Core è il fratello “storico” del progetto e punta tutto sulla stabilità granitica. Di contro, i carichi di virtualizzazione pesanti non sono il suo forte e lo sviluppo è ormai entrato in fase di sola manutenzione: iXsystems concentra gli sforzi su Scale, limitandosi a rilasciare bug-fix sporadici per Core. Detto ciò, resta un’ottima scelta per chi privilegia un’esperienza senza crash e vuole un OS che possa girare anni senza sorprese.
Distro Debian + SnapRAID & MergerFS
Quando non vuoi rinunciare al tuo desktop Linux preferito
Con un PC Linux puoi trasformare la tua “postazione pinguino” in un NAS performante senza overhead significativi. Basta configurare SMB o NFS e aprire le porte necessarie in rete. Vuoi salire di livello? Installa MergerFS per aggregare più dischi in un unico mount point e aggiungi SnapRAID per proteggerti dalle rotture dei drive: avrai un array capiente, flessibile e con parità ridondante, il tutto restando nell’ambiente Debian che già conosci.
Unraid
Costoso, ma ricco di funzionalità
Diversamente dagli altri OS menzionati, Unraid richiede una licenza a pagamento. L’esborso, però, si traduce in un’esperienza plug-and-play: crei un array in pochi minuti (basta una chiavetta USB), condividi file al volo e hai un marketplace di migliaia di plugin e container Docker. Encryption, AI, servizi di sicurezza, game server… se cerchi un NAS “tutto-fare” e non ti spaventa investire qualche euro, Unraid è difficile da battere.
OpenMediaVault
La scelta giusta per hardware datato o a basso consumo
Pensato per single-board computer, mini-PC o vecchi laptop, OMV è gratuito e leggero, ma sorprendentemente completo. Tecnicamente è un software installabile sopra Debian, ma esiste anche come ISO avviabile “bare metal”, quindi lo consideriamo un OS a tutti gli effetti. Supporta Btrfs, Ext4, F2FS, JFS e, tramite plugin, persino ZFS. Non manca il supporto a Docker, così puoi far girare piccole app oltre a utilizzare il dispositivo come NAS.
TrueNAS Scale
La soluzione ideale per la maggior parte degli utenti, ed è gratuita
Mettiamo a confronto TrueNAS Scale con gli altri candidati: non vince sempre su tutto, ma è l’OS NAS più popolare, con una community enorme. La curva di apprendimento è ripida (tante voci di menu possono intimidire i neofiti), tuttavia Scale offre prestazioni superiori, eccelle nella virtualizzazione e gestisce vari livelli RAID/mirror/parità con facilità. Per chi cerca potenza e flessibilità senza spendere, è un punto di riferimento.
Ogni dispositivo può diventare un NAS (se ci credi abbastanza)
Questi sono i nostri cinque preferiti, ma le alternative abbondano. Non vuoi imparare un nuovo OS? Puoi configurare Windows 11 come NAS di base (sacrificando un po’ di sicurezza e performance). Preferisci sperimentare? Un vecchio smartphone Android può diventare un micro-NAS a bassissimo consumo, oppure puoi spingerti all’estremo opposto e trasformare il tuo lab Proxmox in un server storage completo con ZFS e virtualizzazione avanzata.
Insomma, con la giusta dose di curiosità ogni macchina può diventare il tuo prossimo NAS fatto in casa. Buon assemblaggio!