Il ransomware a estorsione multipla utilizza più livelli di pressione per costringere le vittime a pagare. Oltre a cifrare i file, può includere furto dei dati, attacchi DDoS o estendere il ricatto a terze parti legate alla vittima.
Cosa troverai in questo articolo
Cos’è il ransomware?
Il ransomware è un malware che impedisce l’accesso a un sistema o a file fino al pagamento di un riscatto. Di solito cifra i file della vittima, rendendoli inaccessibili, e presenta un messaggio di estorsione con una scadenza e una minaccia di cancellazione se non si paga in tempo. Questo tipo di attacco può devastare aziende e individui, causando perdita di dati e interruzioni gravi.
Tipi di ransomware più comuni
Tipo di Ransomware | Metodo principale | Accesso ai file | Estorsione dati | Attacchi DDoS | Coinvolgimento terzi |
---|---|---|---|---|---|
Ransomware classico | Solo cifratura | No | No | No | No |
Doppia estorsione | Cifratura + furto dati | No | Sì | No | No |
Tripla estorsione | + attacco DDoS | No | Sì | Sì | Talvolta |
Estorsione multipla | + terzi coinvolti | No | Sì | Sì | Sì |

Cosa significa doppia estorsione?
Oltre a cifrare i dati, i criminali informatici rubano file sensibili e minacciano di renderli pubblici se non viene pagato il riscatto. Questa doppia pressione rende più difficile rifiutarsi di pagare, poiché la vittima rischia la diffusione di informazioni riservate.
Tecnica usata: exfiltrazione di dati tramite malware personalizzati o comandi PowerShell remoti.
Obiettivo: aumentare la leva psicologica e la pressione pubblica su aziende e istituzioni.
Cosa significa tripla estorsione?
In aggiunta a cifratura e furto dati, viene aggiunto un ulteriore livello: spesso un attacco DDoS o la pressione su terzi. Ad esempio, può essere colpito il sito web della vittima o i suoi fornitori o clienti.
Esempio tecnico: l’uso di botnet come Mirai o Mēris per saturare la rete aziendale e impedire il funzionamento dei servizi web.
Cosa significa estorsione quadrupla?
Il criminale arriva a coinvolgere ancora più soggetti: se la vittima principale non paga, invia richieste di riscatto anche a clienti, partner o fornitori, amplificando ulteriormente la pressione.
Conseguenze: danni reputazionali estesi, rischio legale per violazioni GDPR, perdita di fiducia della rete di business.
Quattro nuovi metodi di estorsione multipla
Attacchi DDoS
I criminali bloccano i servizi online della vittima con traffico massivo e chiedono il pagamento per fermarsi.
- Volume medio DDoS: 1–2 Tbps
- Durata tipica: 4–24 ore
- Tecniche: UDP flood, SYN flood, amplification (DNS, NTP)
Minacce dirette a clienti e partner
Gli attaccanti contattano terze parti, minacciando di pubblicare dati sensibili o ostacolare affari importanti.
- Vettori comuni: email, social media, messaggi privati su canali business (es. LinkedIn)
Vendita allo scoperto di titoli
Alcuni gruppi minacciano di rivelare l’attacco a borsa aperta, causando crolli del valore azionario e permettendo ai criminali o complici di guadagnare.
- Esempi: comunicazioni agli azionisti, forum finanziari, leak pubblici mirati
Disrupt delle infrastrutture critiche
Attacchi rivolti a infrastrutture essenziali: per esempio, criminali che colpiscono pipeline o reti sanitarie, con impatti su larga scala.
- Target tipici: Ospedali, reti energetiche, enti pubblici
- Tecniche: ransomware + malware ICS/SCADA (es. Industroyer, Triton)
L’evoluzione degli attacchi ransomware
Un tempo si usava il phishing di massa; ora gli attaccanti scelgono vittime strategiche, sfruttano vulnerabilità mirate e creano ransomware sofisticati. Nasce così l’estorsione multipla, con livelli coordinati di attacco.
Fasi evolutive
Generazione | Tecnica Principale | Obiettivo |
1° | Cifratura | Interruzione operativa |
2° | Cifratura + furto dati | Estorsione con pressione doppia |
3° | + DDoS | Impatto economico esteso |
4° | + terze parti coinvolte | Ricatto reputazionale e legale |
Le fasi dell’estorsione ransomware
- Single Extortion – cifratura dei file (es. WannaCry, CryptoLocker).
- Double Extortion – aggiunta del furto di dati e minaccia di pubblicazione.
- Triple Extortion – si aggiunge il DDoS o pressione su terzi.
- Quadruple Extortion – coinvolgimento di clienti e partner nella richiesta di riscatto.
Come difendersi dagli attacchi ransomware
Per proteggere l’azienda è essenziale un approccio multilivello:
- Monitorare attività sospette su rete, endpoint e log.
- Pianificare la risposta a un attacco con policy e strumenti chiari.
- Effettuare backup regolari e offline, testandoli spesso.
- Segmentare la rete, applicare patch costantemente e usare MFA.
- Formare il personale su phishing e social engineering.
- Attivare strumenti di difesa (IDS/IPS, SIEM, EDR/XDR).
Strumenti consigliati:
Strumento | Funzione |
EDR/XDR | Rilevamento e risposta su endpoint |
SIEM | Analisi centralizzata dei log |
MFA | Autenticazione forte |
Backup immutabili | Ripristino sicuro anche post attacco |
DLP | Prevenzione esfiltrazione dati sensibili |
In conclusione
Il ransomware a estorsione multipla rappresenta un salto di qualità negli attacchi informatici, moltiplicando le minacce alla vittima e alle sue reti. Le aziende devono adottare misure preventive e organizzative solide per prevenire danni gravi.
Se hai bisogno di un supporto tecnico per mitigare o ripristinare dati compromessi, il team di RecDati è a tua disposizione: supporto rapido, professionale e specializzato anche per scenari complessi.
FAQ: Domande frequenti sul ransomware a estorsione multipla
Qual è la principale differenza tra ransomware tradizionale e ransomware a estorsione multipla?
Il ransomware tradizionale si limita a cifrare i dati e chiedere un riscatto. Quello a estorsione multipla combina cifratura, furto di dati, attacchi DDoS e minacce a clienti e partner per aumentare la pressione sulla vittima.
Il ransomware a estorsione multipla colpisce solo grandi aziende?
No. Anche PMI, enti pubblici, studi professionali e infrastrutture sanitarie sono sempre più spesso obiettivi di attacchi multipli, soprattutto se gestiscono dati sensibili o critici.
Cosa succede se non si paga il riscatto?
Oltre alla perdita dei dati cifrati, i dati esfiltrati possono essere pubblicati online o venduti. Inoltre, gli attaccanti possono lanciare attacchi DDoS o coinvolgere pubblicamente partner e clienti, causando danni reputazionali.
È possibile prevenire del tutto questo tipo di attacchi?
Non è possibile garantire il rischio zero, ma si può ridurre drasticamente la probabilità e l’impatto con misure di sicurezza avanzate, come segmentazione della rete, MFA, backup immutabili e sistemi EDR/XDR.
Quali sono i segnali precoci di un attacco in corso?
Tra i segnali più comuni: rallentamenti anomali, picchi di traffico in uscita, accessi non autorizzati ai dati, comportamenti sospetti nei log, e-mail minatorie o tentativi di contatto da parte degli attaccanti.